Buon compleanno a noi!

Oggi 11 gennaio 2017 è il secondo compleanno del nostro sito 108grani.com, e da questo punto di ripartenza vogliamo e ci piace ricapitolare a noi stessi la nostra gioia di “esserci” – motivati e abbondantemente esauditi dall’universo – in questo nuovo anno, un grande spazio tempo importante ancora da vivere, da sviluppare e con moltiplicare insieme.

Attualmente la nostra sede, di vita vera, di sorpresa e di entusiasmo, è la nostra “nuova” vecchia casa 108, la cascina sull’appennino romagnolo (463 mt) che abitiamo dagli ultimi giorni dell’anno appena concluso.

Questa casa della metà 800, dalla struttura materna e dall’aspetto che sa di buono e di vero – è sita al civico 108 in località San Martino a 8 chilometri dal primo paese.

Trovata in affitto alla cifra che avevamo chiesto al sottile, è la realizzazione del sogno concreto che avevamo nel cuore mentre perlustravamo queste zone – che sono le stesse dove facciamo i seminari nel bosco – nella speranza di venire prima o poi ad abitarle.

Passare da 10 anni di vita condominiale tra l’ospedale e lo stadio (come afferma Sandro “tra il dolore e la follia”) ci aveva reso assolutamente pronti a desiderare fortemente e ad accogliere questa Nuova vita nella Natura. Il silenzio di questa zona è impressionante…. Quando anche gli uccelli tacciono sembra quasi di sentire gli ultrasuoni dell’ambiente.

Nel fare questo trasloco in un certo senso improvviso e immediato – aiutati senza risparmio da 2 angeli di nome Simone e Rodolfo – abbiamo semplicemente seguito il flusso, concentrati e riconoscenti della perfezione totale di questa situazione. Gli ex padroni di casa ci hanno accordato tutte le agevolazioni che abbiamo chiesto loro per poter uscire in modo poco ortodosso dal contratto dell’appartamento e gli attuali padroni di casa sono sempre presenti con preziosi consigli di gestione della cascina o per sapere se abbiamo bisogno di aiuto o magari per lasciarci davanti alla porta di ingresso un vaso di marmellata, 2 bottigliette di birra agricola o un qualche gentile presente se sono di passaggio nella zona.

La Casa 108 da parte sua si fa conoscere giorno per giorno nelle caratteristiche della propria personalità – concreta e sottile – insegnandoci dei tempi e dei ritmi che vengono dettati da lei e dalla natura circostante.

Ad esempio una doccia adesso va progettata nei tempi e nei modi perché ci sia l’acqua calda (che è prodotta dalla termostufa a legna [legna = prenotarla, acquistarla, scaricarla e sistemarne con le carriole nella legnaia 60 quintali] collegata ai caloriferi che scaldano – ma fuori dalla cucina più che scaldare stemperano, il piano terra); e per fare del lavoro fuori o stendere i panni sul filo tra la casa e il ciliegeto è meglio approfittare del mattino e del primo pomeriggio, in quanto il sole tramonta relativamente presto. E se si esce di sera per essere rapiti dallo spettacolo di un cielo stellato che toglie il fiato è meglio portarsi una torcia.

Illuminante comprensione di una notte quando prima di coricarci siamo usciti per guardare il firmamento dall’altura dell’orto, e improvvisamente un batticuore pazzesco quando abbiamo sentito uno o più animali “non piccoli” che con grande clamore di zampe e di fiati scendevano precipitosamente la riva nel buio pesto a pochi metri da noi.

Noi siamo rimasti immobili meravigliati, paralizzati ed eccitati e mentre Sandro si è immaginato che potessero essere cinghiali, che in questa zona abbondano e devono essere contenuti, il subconscio di Silvia ha preferito immaginare che fossero zoccoli di caprioli.

Il mattino dopo oltre all’erba alta schiacciata dalla ‘galoppata’ dei nostri ospiti della notte precedente non c’era nessuna impronta; abbiamo trovato delle feci che non sappiamo interpretare ma (grazie grazie grazie!) ci guardiamo intorno con una consapevolezza e un’acutezza completamente diversa e solo due giorni dopo abbiamo avuto una visione premio!

Quel mattino le previsioni davano prossimi gelo e neve e così abbiamo deciso di scendere in paese per acquistare una nuova bombola di gas per il fornello e le provviste in caso fossimo rimasti isolati (e poi abbiamo preso anche gli stivali di gomma per Sa, una pianta di cachi, una zappa, dello stallatico e dello spray per scoraggiare i topi che visitano la stalla dove c’è parte del trasloco). Eravamo partiti da pochi minuti e ancora i vetri dell’auto erano ghiacciati per cui andavamo molto piano e.. improvvisamente abbiamo visto 4 lupi adulti in un campo a poche centinaia di metri da casa! Insomma dopo aver visto da quando stiamo qui volpi, lepri, gufi, caprioli e falchi abbiamo compreso che abitiamo nella natura… selvaggia!

L’altro nostro momento importante attuale è che stiamo uscendo con il nuovo libro che abbiamo finito di correggere tra Santo Stefano e l’Epifania supervisionati dalla nostra editing Enrica Perucchietti (graziegraziegrazie!) e che uscirà a fine mese. “Pulisco Vedo e Agisco – Ho’oponopono postmoderno” è un testo che parlerà francamente di spiritualità nella “chiara visione” dei Diritti Umani.

Dopo aver portato Ho’oponopono in Italia con “La Pace comincia da te” (Uno Editori 2011, dodicesima ristampa 2015) con il quale siamo in libreria da 7 anni, ora a nostro avviso è il momento di praticare una pulizia più mirata, più efficace e manifestatrice.

Perchè PULISCO VEDO e AGISCO?

PULISCO: in ogni ambito della nostra vita prima di qualsiasi pensiero parola o azione è necessario pulire noi stessi e le memorie, le abitudini e le consuetudini con cui affrontiamo noi stessi e le persone, i fatti e le situazioni. La pulizia dei nostri Sé deve (non “può”, per essere efficace deve) essere quotidiana, fiduciosa e attenta (presenza all’adesso) ed è l’unica regola che chiede una pratica che si sviluppa da un essere Pono. Dobbiamo aver presente che, quando ci chiediamo “quanto tempo ci vorrà” per sperimentare una vera pace interiore presente e duratura, il dottor Hew Len ha dichiarato tante volte che “la pulizia non finirà mai”. Morrnah Simeona, l’ideatrice del rinnovato metodo ancestrale di Pace dell’Io, diceva di non poter mai smettere di pulire in un solo minuto della sua lunga esistenza.

Questo perché Ho’oponopono non è un manifestatore di desideri ma un ripristinatore dell’energia corretta. Pulire fa in modo che percepiamo l’insieme delle nostre emozioni da un punto zero, la zona della pace interiore. Pulire quotidianamente ci mantiene in quella centratura al presente che consente di ricevere con abbondanza e precisione ciò che è buono per la propria missione terrestre personale. Ho’oponopono significa “mettere le cose al posto giusto” (in terra, nel concreto) e tramite la mia pulizia a 360° posso vedere cosa significa il termine corretto.

Praticare Ho’oponopono a occhi e a cuore aperti predispone a far sì che il corrotto in noi e fuori di noi – lo sporco, l’aggrovigliato, il non limpido – divenga corretto: pulito, consonante e trasparente.

Ti Amo Mi Dispiace Perdonami Grazie

VEDO: il succo del meglio di ciò che le correnti spirituali ci hanno insegnato è mantenersi in uno stato, in un certo senso, di precognizione, ovvero suggerendoci di vivere e vibrare “già” come vorremmo, nell'intento di volere/potere/riuscire a manifestare un mondo sano e “ideale” per tutti i suoi abitanti.

Questo intento è corretto, significa lavorare con le proprie energie armonizzandole e purificandole perché si possa essere già le antenne risonanti in grado di ricevere e trasmettere vibrazioni allineate al nostro sentire in persone, situazioni e fatti.

La pulizia aiuta e supporta tantissimo questo stato di “essere già”, “desiderare già” e “sapere già” che tutto funziona ad Amore ed è la direzione che stiamo camminando in molti. MA questo momento storico accelerato ci chiede di partecipare inizialmente almeno “vedendo” quello che c’è da mettere al posto giusto anche fuori, facendolo con gli occhi dell'osservatore non emotivo perché connesso stabilmente alla propria pace interiore.

Dopodiché guardarsi onestamente.

Guardando me e la “realtà” che manifesto devo decidere se mi piace, se a mio parere è corretta, se è equa ed etica e decidere se, ora che vedo, voglio essere le braccia concrete della Fonte in terra o sperare che qualcun altro si “sporchi le mani” per “mettere le cose al posto giusto”, quando è palese e illegale la vertiginosa quantità di “non corretto” che potrebbe essere trasmutato all’istante appena in tanti scegliessimo di esserci e di vedere.

AGISCO: agire è inteso nel modo in cui ho capito il significato della parola hawaiana Pono, cioè “onorevolmente corretto”, e la mia azione sarà il frutto maturo della mia pulizia e della mia nuova vista a 360° nella mia responsabilità al 100%, del dentro e del fuori di me.

Agire è un movimento su molti fronti, ma la cosa che ora a nostro parere è prioritaria è contemplare nella propria vita la possibilità di tornare non con armi ma "con talenti e bagagli" alla natura.

In questo momento di cambiamento epocale, il nostro invito è di aprire il cuore (alla mia verità, alla mia missione e alla sacralità del mio tempo che non torna più) e la mente (le mie predisposizioni, i miei desideri, le mie necessità reali).

AGISCO anche con la ‘capacità di agire’ a livello giuridico grazie alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ratificata in Italia nel 1977 tramite la Legge 881 che mette al centro del diritto la Persona Umana. Una procedura perfettamente legale e consapevole messa a punto dal gruppo di studio di Popolo Unico per iniziare a collaborare tra esseri umani in una Nuova Economia dei Diritti Umani che può essere recepita al meglio quando si va alla sostanza del discorso: il ritorno alla natura in tutte le sue forme.

Non c’è nessuna controindicazione nel voler cambiare il mondo ma per certo il cambiamento avviene se cambiamo noi e le priorità di questo delicato momento che procede finalmente verso la libertà e la correttezza sia dentro che fuori.

In questo secondo compleanno del blog ringraziamo te che leggi e il divino in te, grazie di essere nello stesso viaggio! Ringraziamo le nostre anime che non accettano compromessi, ringraziamo la benevolenza del Flusso, ringraziamo i segni che da mesi si sviluppano lievi come un filo sacro. Grazie a tutti i compagni di viaggio virtuali e concreti e grazie a noi, al reciproco coltivare con gratitudine, amore e amicizia tutto quello che l’universo ci sta abbondantemente veicolando.

Pulisco Vedo e Agisco – Ho’oponopono postmoderno

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